Salesforce licenzia in Italia | Wired Italia

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Anche Salesforce annuncia licenziamenti in Italia. Sulla scia del taglio del 10% della forza lavoro globale dichiarato a gennaio, la multinazionale californiana specializzata in cloud e analisi dei dati per l’ecommerce e la gestione aziendale fa scattare le forbici anche nel Belpaese. A rischio 34 dipendenti dei 588 complessivi impiegati negli uffici di Milano e Roma, il 5,7% del totale. A fine febbraio i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs si sono seduti al tavolo con l’azienda per cercare di trovare soluzioni alternative agli esuberi, ma per ora Salesforce non si è mossa di un millimetro. 

La situazione:

  1. I tagli e i conti
  2. I licenziamenti in Italia
  3. L’inverno del mondo tech

I tagli e i conti

A gennaio Salesforce si è unita al club delle grandi aziende tecnologiche statunitensi che stanno licenziando. Un passo indietro rispetto alla frenetica campagna di assunzioni condotta nei mesi precedenti, specie sulla scia della migrazione sul digitale di molte attività a causa della pandemia di Covi-19. Il gruppo, guidato dal presidente Marc Benioff, ha accolto i lavoratori di ritorno dalle festività natalizie con la doccia fredda. Riduciamo la nostra forza lavoro di circa il 10%, per lo più nelle prossime settimane”, si legge nella lettera del numero uno ai dipendenti consegnata, tra i vari documenti, alla Securities and Exchange Commission (Sec), l’organo che sorveglia i mercati finanziari negli Stati Uniti.

Salesforce è la prima società al mondo nel segmento dei software per la gestione dei rapporti con la clientela. Conta 150mila aziende che usano i suoi prodotti e oltre 73mila dipendenti. Nel terzo trimestre del 2022 ha chiuso con ricavi per 7,84 miliardi di dollari, in aumento del 14% rispetto all’anno precedente e attese di chiudere l’anno con introiti per 31 miliardi (il 17% in più sul 2021). Benioff ha giudicato il trimestre “solido” e definito “record” il margine operativo. Insomma, il ritratto di un’azienda in salute.

I licenziamenti in Italia

Nonostante questi numeri, comunicati il 30 novembre, il 4 gennaio nelle caselle email dei dipendenti arriva la tegola: Salesforce licenzia.Per quanto i nostri ricavi siano cresciuti nel periodo della pandemia, abbiamo assunto troppe persone per il momento di flessione economica che stiamo affrontando”, ha scritto Benioff. Il presidente ha precisato che l’azienda avrebbe garantito pacchetti di uscita e sostegni per le persone licenziate.

Tuttavia, in Italia i sindacati contestano la decisione di tagliare posti di lavoro. “È una procedura quasi a livello individuale, sono state selezionate persone in tutti i reparti”, spiega a Wired Valeria Cardamuro, funzionaria di Uiltucs Lombardia. “Tutte le attività restano aperte in Italia – prosegue la sindacalista – e sono molte. L’azienda è strutturata. Noi contestiamo la decisione di tagliare, perché l’azienda non è in perdita. È un’operazione motivata solo dal risparmio dei costi”. Per la metà di marzo è previsto un nuovo incontro tra Salesforce e i sindacati, per provare a identificare delle soluzioni alternative al licenziamento collettivo. Ipotesi che tuttavia la multinazionale al momento non vuole sentire. A cavallo tra dicembre e gennaio le azioni di Salesforce sono tornate ai livelli di aprile 2020, intorno ai 130 dollari. Poi la risalita, verso i 160 dollari a titolo.

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L’inverno del mondo tech

I licenziamenti di Salesforce allungano la lista di aziende tecnologiche che stanno tagliando posti di lavoro in Italia. Ad aprire le danze è stata Meta. La holding che controlla Facebook, Instagram e Meta ha raggiunto un accordo con i sindacati sul piano di riorganizzazione di 11mila esuberi annunciato a livello mondiale dal ideatore Mark Zuckerberg lo scorso novembre. Gli esuberi calano dai 23 iniziali a 12. Wired ha dato per primo la notizia dell’intenzione di Yahoo di dismettere le poche attività rimaste nello Stivale. Anche il gruppo di car sharing Share Now taglia: fuori un terzo dei dipendenti. 

Mentre tra le aziende italiane Casavo, startup del settore immobiliare, ha annunciato una riduzione del 30% della forza lavoro. E TechCrunch riferisce che Bending Spoons, unicorno italiano dello sviluppo di app, ha annunciato che taglierà 129 posti in Evernote, azienda statunitense acquisita a metà novembre 2022.



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di Luca Zorloni www.wired.it 2023-02-28 13:19:56 ,

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